lunedì 15 novembre 2010

Il sole si è impigliato nelle montagne

Il sole raggiunge Purmamarca


Ma poi il sole sorge con la sua lentezza. I raggi volano verso il cielo. Avanzano sulle cime più alte. Poi rallentano il cammino. Si impigliano nelle vette sopra i cinquemila metri, i cactus li trattengono, l’ombra si ferma e non ne vuole più sapere di dissolversi.
Ma il viaggio di un giorno ha i suoi ritmi. Alla fine, con uno sforzo, il sole disincaglia la sua nave e riprende i suoi passi. E allora è la meraviglia. Le Ande cambiano i colori. Dicono che sono sette le sfumature che accendono le pendici erose delle montagne di Purmamarca. Trovata da pubblicitari senza fantasia. I colori si accendono uno dopo l’altro e sono molti di più. Ma sono incerti, tenui, fieramente pallidi. Non hanno decisione, adorano davvero la leggerezza. Ingannano e rendono inutile photoshop. Amano la lentezza. Un viola tenue, il rosso che sfuma nell’arancione, un color albicocca ben disegnato, un lampo di senape pieno di sabbia. Un rosa impallidito che si trasforma, in un attimo, in un rosso vermiglio esplosivo. Un grigio che vorrebbe essere un verde. Un giallo che sa di essere lucente come un faro nella notte.
Il sole ha fretta, è stato gentile verso i Sette Colori, ora li cancella (peccato per i turisti ritardatari) dall’arcobaleno e lascia intatto l’azzurro perfetto del cielo.
Un buon risveglio a Purmamarca.
Purmamarca, 21 ottobre

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