lunedì 8 novembre 2010

La bibliotecaria di Yavi

Dona Costantina


Dona Costantina è la bibliotecaria della più bella raccolta di libri di questo angolo di Ande. Ancora a Yavi, paese solitario della Puna. Vento e ombre, freddo e nemmeno un albero. Tranne i pioppi (origine italiana, dicono) che circondano l’antica casa del Marchese, il signore dei tempi coloniali. Nel patio interno della villa c’è la biblioteca.
Yavi era un luogo importante nei tempi della colonia e della prima indipendenza argentina. Da qui passavano le rotte per la Bolivia e per il Perù. Poi, inizi del ‘900, il treno scelse un’altra strada. E Yavi ritornò al silenzio e al vento. I mercanti lasciarono le loro case, si trasferirono nella nuova città. E non si portarono dietro il peso dei loro libri. Qualcuno non permise che andassero perduti. Li raccolse. Alla fine si rese conto che erano centinaia e centinaia. Biblioteca popolare per contadini senza alfabeti. Ma qualcuno cominciò a frequentare quelle pagine. Alla fine, storia di questi anni, è apparsa Dona Costantina, con la sua età e il suo sorriso senza tempo. Il suo era un ritorno al paese delle origini. Lei ha visto morire e rinascere il salice che sta nel patio della casa, proprio di fronte alla porta della biblioteca. Ogni giorno, Dona Costantina apre le porte della biblioteca. Ogni giorno qualche bambino, figlio di pastori, trova il tempo e il coraggio di entrare fra questi libri.
Salta, 7 novembre

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