mercoledì 24 novembre 2010

Difunta Correa

Altare della Difunta nella Cuesta Miranda

Santa scelta dal popolo. Fuori da ogni chiesa. Sfuggente alle mitologie del cristianesimo, nessun teologo è riuscito a racchiuderla in qualche culto ufficiale. Santa delle bottiglie, avvertono i nostri sguardi profani. Decine e decine di altarini, cappelle, semplici e minuscoli rifugi sono accerchiati da centinaia e centinaia di bottiglie di plastica che formano piramidi, trincee, muraglie che proteggono la statua della Difunta. Protettrice dei mandriani. E poi, tempi moderni, dei camionisti, dei taxista, degli autisti. Per questo, santa stradale. Inarrestabile fenomeno di immensa devozione popolare.
Il riposo della Difunta Correa
Deolinda Correa è vissuta ne deserti della provincia di San Juan a metà dell’800. Tempi di guerre. Di uomini arruolati a forza dai caudillos unitarios o federales. Guerre fratricide. Destino che travolse Baudillo Bustos, matrito di Deolinda. Venne trascinato via da uomini armati. La donna non volle abbandonarlo e cercò di seguire quell’esercito di sbandati. Con il figlioletto appena nato. Ma la sua sorte era segnata: senza   acqua, senza cibo non poteva attraversare il deserto. Deolinda morì all’ombra di un algarrobo. Il bambino si aggrappò al suo petto. E, seconda alcune versioni della leggenda, si salvò: alcuni guachos lo trovarono ancora in vita. Salvato dall’amore di sua madre. Deolinda venne sepolta sotto una croce, ma la sua storia non si smarrì. Venne raccontata di casa in casa, di bivacco in bivacco. Il primo miracolo, alla fine dell’800, fu semplice: una tormenta aveva disperso le vacche  del gaucho Pedro Zeballos e, solo la preghiera davanti a quella croce solitaria, permise al mandriano di ritrovare i suoi animali. Da allora, il popolo delle steppe argentine (gauchos, criollos, meticci, disperati della solitudine) scelse la Difunta Correa come propria santa.
Bisogna dare qualcosa in cambio per ottenere una grazia della Difunta: acqua, soprattutto. Deolinda non dimentica la sete. Per questo le bottiglie si accumulano attorno agli altari della Difunta. Ma è sufficiente una sigaretta, una piccola statua, un portachiavi, una foto, un pelouce, un nanetto, un paio di occhiali…qualsiasi cosa va bene, qualsiasi cosa è ben accetta dalla donna che sembra dormire….
Il luogo dove, si racconta, è sepolta la Difunta è diventato, in un secolo e mezzo, una città. Si chima Vallecito. Un milione di persone, ogni anno, si reca in pellegrinaggio dalla santa che nessuna religione riconosce.
Agua de Oro, 24 novembre




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