domenica 7 agosto 2011

Dominicana/Le acque del lago Enriquillo

Il lago invade la strada per la frontiera



La strada per la frontiera è annegata sotto le acque del lago Enriquillo. La nostra macchina avanza a vista, si va in linea retta, vento e corrente fanno sbandare leggermente il grosso pick-up. Mani di Jorge sul volante. Lui era passato qui una ventina di giorni fa e l’asfalto si intravedeva sotto qualche centimetro di acqua. Ora il lago è schiumoso, color fango, l’acqua sfiora le portiere. E’ un tratto di mezzo chilometro sparito sotto il lago. In trent’anni, la superficie del lago Enriquillo è raddoppiata: nel 1984 erano 172 chilometri quadrati, oggi sono trecentocinquanta. Ma negli ultimi tre anni, questo lago salato ha cominciato a crescere a vista d’occhio. Sono stati sommersi campi, bananeti, orti, piccole fattorie isolata. Sono arrivati i pescatori al posto dei contadini. 

Il pescatore




‘Soli, soli, soli. Ci hanno lasciato soli’, grida un pescatore che sta impilando dieci pesci pronti per il mercato. ‘I contadini hanno perso tutto’. Guardo i recinti che appena spuntano dall’acqua. Mi viene da sorridere se penso che Wikipedia avverte che il lago Enriquillo ‘ha la tendenza a diminuire per la evaporazione delle sue acque’. Questa è un depressione, qui siamo sotto il livello del mare, è uno dei luoghi più caldi dell’isola. Mi dicono che il rialzamento del lago non è un fenomeno isolato: succede lo stesso con i laghi di Haiti.

La frontiera sommersa fra Dominicana e Haiti



 Chilometri più avanti, un lago sta divorando la frontiera fra i due paesi. Non hanno fatto in tempo a finire capannoni sul confine di Jimani che già sono finiti sott’acqua. Tre tetti, accanto alla famigerata ‘porta’, un brutto cancello di ferro, che divide Haiti da Dominicana, spuntano dalle acque tre tetti di case scomparse.
Ecco gli esperti a spiegarci cosa sta accadendo: gioco di aumenti di temperatura ed evaporazioni impazzite. 

I campi sommersi dalle acque del lago



‘Disequilibrio idrico’, dicono i meteorologi. Effetto serra sull’oceano, sale la temperatura, aumenta l’evaporazione marina, aumentano anche le piogge che investono l’isola. Acqua che precipita nella conca del lago, annullato l’effetto della sua evaporazione. Il lago cresce e divora le terre dei contadini. Cancella la più importante strada fra Haiti e Dominicana.
Qualcuno si preoccupa. Leggo un rassicurante notabile locale che annuncia che ‘non tutto il male viene per nuocere’. Rivela di aver già accompagnato investitori stranieri in un giro in barca per il lago. ‘Faremo ecoturismo e pesca sostenibile’.
Il pescatore raccoglie i suoi pesci. ‘Nadie, nadie, nadie. A nessuno importa qualcosa della gente di questa terra. Solo a Dio. I potenti sorvolano il lago in elicottero e si badano bene di mettere i loro piedi in questa acqua’.
Sull’isola, 6 agosto

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