martedì 13 settembre 2011

Talismani


Luca vive in Malawi. E adora Kapuscinski. Prende, con una certa regolarità, il volo fra Roma e Addis Abeba per poi raggiungere Lilongwe.
Lo ha fatto anche ieri notte.
Si è seduto accanto a me. E ha messo sul tavolino un piccolo libro dalla copertina color carta da zucchero. Lo guardo e non so che espressione si sia dipinta sul mio viso.
Faccio una domanda stupida: ‘Posso chiederti perché hai questo libro?’
‘Mi piace Kapuscinki. E’ il solo scrittore bianco che ha saputo raccontare l’Africa. E’ stato un regalo di una mia amica’.
Rimango come sospeso. ‘Ecco, l’ho scritto io questo libro’.
Adesso la sorpresa è doppia. Ci diamo la mano e rimaniamo in silenzio.
Nel volo notturno, Luca legge le mie pagine.
Addis Abeba, 13 settembre

2 commenti:

  1. io sono l'amica che ha regalato il libro a luca..
    ora stò leggendo Ebano, su consiglio di Luca.
    Trovo il vostro incontro cinematografico, sorprendente e vorrei aver potuto vedere l'espressione sul volto di andrea semplici quando luca ha tirato fuori il libretto!
    *
    irene

    RispondiElimina
  2. Ciao, Irene
    perdonami, leggo solo ora il tuo commento. Non sono nè esperto, nè rapido con questi strumenti. Sono su un lago dell'Etiopia e mi sorprendo spesso a ripensare al 'caso' di quell'incontro sull'aereo. Non so cosa dire. Credo che entrambe le nostre espressioni abbiano raccontato molto di più della sorpresa...però la bellezza dell'incontro è stata anche la sua 'normalità'. Alla fine parlavamo come vecchi amici delle nostre storie, come se ci fossimo ritrovati dopo un'assenza.
    Grazie infinite per il regalo. Spero di trovare ancora tue tracce. Ci ritroviamo in Italia..
    Andrea

    RispondiElimina