Nel Sud della Libia |
Devono essere sotto pressione gli uomini degli affari in Libia. Se personaggi in passato più riservati e prudenti, come Antonio De Capoa, potente avvocato bolognese, studi legali in mezzo mondo, presidente della Camera di Commercio italo-libica, sgomitano per rilasciare interviste (dodici in una settimana) rassicuranti per i nuovi padroni di Tripoli.
Certo, l’avvocato De Capoa (la gente del suo studio sono fra i migliori – cari e altezzosi – esperti di paesi di frontiera) non ha il dono della fantasia nel suo vocabolario. All’indomani del Trattato di Amicizia fra Italia e Libia, firmato da Silvio Berlusconi a Bengasi alla fine di agosto del 2008, anni di Gheddafi, non esitò a dichiarare che ‘La Libia è una straordinaria occasione per concludere affari’.
Oggi, al Sole 24 Ore e a chiunque glielo chieda, spiega che ‘La Libia è una grande opportunità per le imprese italiane’.
Ps: il sito della Camera di Commercio italo-libica, ancor oggi, avverte che le sue attività, ‘in particolare quelle che si dovrebbero svolgere in Libia’, sono ‘momentaneamente’ sospese. Avviso che apparve lo scorso febbraio, ovviamente. Anche se sul sito è rimasto l’invito a partecipare alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Pesca nello scorso marzo. Nemmeno una parola sulle ragioni della interruzione dei servizi della Camera di Commercio.
Ps2: La Libia è un palcoscenico formidabile per i Gattopardi
Sella in Valsugana, 3 settembre
Nessun commento:
Posta un commento