Come spiegarvi la storia della 'ualanedda'? E' incomprensibile. Vìola le leggi della fisica. E' una piccola meraviglia dei boschi. La ualanedda è la prima stanga del corteo trionfale che dovrà trasportare in paese la pitu, l'albero protagonista della festa. A questa stanga saranno aggiogati i buoni più forti e più alti. La ualanedda è un giovane faggio. Deve essere fresco, in vegetazione. Deve essere dummolo, flessibile. Deve avere un ramo che si biforca in alto. Non può essere lungo più di quattro metri e settanta. E deve piegarsi a novanta gradi senza spezzarsi. Perchè ciò sia possibile bisogna focarlo, sfibrarlo, costringerlo a piegarsi facendolo oscillare con le funi. Un lavoro lungo. Paziente. Ha bisogno di forza e attenzione.
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Si foca il giovane faggio |
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La sfibratura della ualanedda |
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Si fa oscillare il faggio |
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Si prova a piegare il faggio |
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Ecco, la ualanedda è piegata |
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Il fumo e la ualanedda |
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La ualanedda è piegata |
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Bisogna preparare il foro nella pitu per incastrarci la ualanedda |
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Al lavoro per prepare il foro nella pitu |
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Michele al lavoro |
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Il foro dove incastrare la ualanedda |
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L'incastro della ualanedda |
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L'incastro della ualanedda |
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Si incastra la ualanedda |
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La ualanedda è pronta |
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Antonio |
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Carletto |
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Colazione |
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Nicola |
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Michele |
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Saverio |
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