lunedì 26 novembre 2012

Etiopia, la strada dell'altopiano

Dalota. La donna che impasta la merda di vacca

Dalota. Impastare la merda di vacca



A Dalota, villaggio di oromo cristiani, la donna impasta merda di vacca. Ne fa cerchi e cumuli. E’ l’uomo a dirmi che ogni piccolo cumolo di merda vale mille birr, poco meno di cinquanta euro. Hanno benessere i contadini di Dalota, mi fa capire l’uomo. La donna continua a dare geometrie alla merda.

Askale

A Debre Birhan sosta al hotel di Gete Wami, runner etiopica del secolo scorso. Nel 1999 fu campione del mondo. Askale Kifle indossa una camicia rosina con una buffa cravatta riflettente. Fa la cameriera, Askale. Decidiamo che questa fotografia deve essere scattata. Lei si fa seria per trattenere un sorriso. Prometto che gli autisti gliela porteranno. Forse accadrà.

Il precipizio del Termaber

I ragazzi e i cappelli. Cento birr

Qualcuno ha portato via una fetta di torta


I ragazzi della montagna stanno ancora sul crepaccio del monte Termaber. Erano qui già venti anni fa. Hanno cacciato i babbuini dalla fenditura che si apre sulla Rift Valley. Questa è Ghemase Ghedelle, ‘il canyon rotto’, ‘il pezzo che manca alla torta’. I ragazzi aspettano i fuoristrada dei turisti. Quanti ne passeranno ogni giorno? Almeno una macchina, sì, forse una macchina di ferenj passa tutti i giorni. Questo è il belvedere dell’altopiano, là sotto c'è il grande vallone dell'Africa. I ragazzi vendono origano e cappelli da montanaro. Ne comprai uno molti anni fa. E’ stato mangiato dalle tarme o dagli insetti che già erano nella sua lana. Oggi li distendono sull’erba. Fanno vetrina. Sono insistenti. Alla fine accerchiano i turisti e dimezzano i prezzi. Se te ne vai e non compri, chissà quando ci sarà una seconda opportunità per i ragazzi. Un capello venduto sono giorni di ricchezza. Non compro. Mi piacerebbe sapere come i ragazzi si dividono il diritto di vendere. Fa freddo ai tremila metri del monte Termaber.

Il tunnel del Termaber è stato riaperto. E’ stata scalpellata via la scritta dedicata a Mussolini.

Manifestazione a Debre Sina

Manifestare a Debre Sina

Militantin Andf, il partito amhara

Antichi fucili per vecchi combattenti


A Debre Sina, i militanti dell’Andf, il partito ahmara, il popolo che ha governato l’Etiopia per secoli, organizzano una manifestazione per l’anniversario della sua fondazione. Mettono in fila donne, bambini e vecchi con antichi fucili italiani. Danzano. Gridano slogan. Urlano: ‘Sviluppo’ nella strada del villaggio. E’ domenica, ecco. Tutto il villaggio è stato precettato. Un uomo dalla barba e la maglietta gialla grida in un microfono collegato a un megafono. I turisti si fermano. Un fuoriprogramma.

Mercato di Sembete. L'albero non fa ombra

Arrivo al mercato di Sembete

Le cipolle a Sembete

Wollo, terra dell'Islam

Prima di comprare i buoi, bisogna provarli

Il vecchio con la barba di hennè

Ripararsi dal sole a Sembete

Mercato della domenica a Sembete, paese dalla grande moschea dalla cupola verde. L'Islam è potente in Wollo. Gli afar hanno risalito l’altopiano per questo mercato. Ora masticano chat nel buio della baracca del Sanaa hotel. Hanno sguardi stanchi e allucinati. 

Il biliardo a forma di wolkswagen



La donna dalle dita ad anelli filigrana

C’è un biliardo a forma di Wolkswagen. Ha persino le ruote e la targa. I giovani hanno capelli intrisi d burro di capra. Cercano la loro donna. Al mercato, fanno provare i buoi: test dell’aratura. Un vecchio con la barba di hennè spinge gli animali senza troppa destrezza. Sto seduto accanto a una donna con le dita di anelli. Mi rivolge un augurio, una preghiera. Si porta le mani agli occhi. Come vorrei parlare la tua lingua. Come se avessi qualcosa da dirti. Sei l’unica che non mi ha chiesto money.

Il mercato è bello

I colori del mercato


Guardo dall’alto la gente del mercato di Sembete. Eugenio Turri scriveva:  ‘Il mercato è bello, è la vita, lo spettacolo delle ragazze, delle cose che si amano, in un atmosfera di spensieratezza’.
Kombolcha, 25 novembre

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