lunedì 16 gennaio 2012

Paradosso Qatar/3

Frammenti qatarini.

Il picolo Qatar
Siria. Hamad bin Khalifa al Thani, emiro del Qatar, è stato esplicito: ‘Devono essere mandate truppe in Siria per fermare le uccisioni’. Doha, a suo tempo, inviò aerei e uomini in Libia. Oggi è pronta a ripetere la stessa operazione in Siria. Il Qatar guida il gruppo Siria della Lega Araba. La proposta dell’emiro lascia perplessi gli altri paesi arabi.

Tunisia. Il Qatar, secondo il partito islamico tunisino Ennhada, a leggere la rivista italiana Nigrizia, è ‘la patria delle rivoluzioni arabe’. Ai primi di gennaio, il carismatico leader di Ennhada, Rachid Ghannouchi, è andato, in visita privata, a Doha. Il Qatar come maestro di democrazie?

Afghanistan. Intensa attività diplomatica di Doha. L’emirato dell’Afghanistan, così si definiscono i Talebani, ha raggiunto un accordo per l’apertura di un loro ufficio in Qatar. Kabul cede. Le trattative fra Stati Uniti, Nato e Talebani si svolgeranno a Doha. Gli Stati Uniti promettono la liberazione di prigionieri di Guantanamo in cambio dell’apertura di negoziati. Doha è un crocicchio diplomatico.


Parigi. Buon esordio del Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti nel campionato francese. Il Psg appartiene al Qatar Sport Investments. Ha compiuto una pirotecnica campagna acquisti. Il Qatar sta acquistando l’ex-Milan: dopo il manager Leonardo, ha esonerato l’allenatore Antoine Kombouaré, vecchia bandiera della squadra, per ingaggiare l’ombroso Ancelotti. Il Psg era primo in classifica, ma Kambouarè non aveva il glamour del duro Ancelotti. A Parigi dovrebbero arrivare anche i 37 anni di Beckham. ‘Non è più calcio, è Disneyland’, si tormenta l’attore Lorànt Deutsche, uno dei tifosi più celebri. 'Il Psg si è venduto l'anima al diavolo', titola Le Monde. Solo nostalgie del calcio che fu?

Doha. Sì, il Qatar è un paese interessante. 

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