Due ragazze passeggiano per il paese di Lampedusa. Non sono
mai stato là. Loro sono spagnole. Valenciane. Di paesi vicini a Valencia. Conoscono
bene l’italiano. Camminano in silenzio. Nella metà della mattina. Niente mare.
Più tardi, forse. Amano passeggiare senza una meta. Entrano in una cartolibreria. Quei negozi di paese colmi di
tutto. Non stanno cercando niente di particolare. Ma l’insegna era una sirena:
‘A Sud’. Cartolibreria 'A Sud'. I libri su uno scaffale non avevano alcun apparente
criterio. Come non darci un’occhiata. Il mestiere delle ragazze è tradurre
dall’italiano allo spagnolo. Insegnano a tradurre in una università valenciana.
Il mio libretto era il più piccolo di tutti, ricordano le ragazze. Ma il titolo
non dava pace, si fece notare il libriccino: ‘Viaggiatori Viaggianti’. Parole
con l’inganno di averle rubate a Ivano Fossati. Come fosse finito nella
cartolibreria A Sud non ne ho idea. Viaggiatori Viaggianti era una edizione da
strada. Di Terre di Mezzo, preziosa casa editrice milanese. Era venduto dai
ragazzi neri nelle piazza e sulle spiagge. Non doveva essere lì. Non su quello
scaffale. Ma c’era. Le ragazze non hanno dubbi: ‘Suonava hermoso, suonava viajeros.
Invitava a cercare…’.
Andare. In tanti |
Ecco, Lampedusa, isola di speranze disperate per migliaia e
migliaia di uomini e donne in fuga, divenne il piccolo teatro di un incastro di
casualità. Le ragazze leggono il libro sugli scogli. Lo rileggono a sera. Nella
notte del Mediterraneo. E poi anche loro si mettono in cerca. Mi cercano. Mi trovano. Mi incantano con
la loro follia. Mi invitano nei loro paesi. Mi chiedono di parlare di
Kapuscinki. Uno dei Viaggiatori Viaggianti. Traducono il libro. Come se
volessero leggere nella loro lingua. Si intestardiscono. Hanno rifiuti da
editori. Insistono. Alla fine trovano qualcuno abbastanza coraggioso….ecco, ora
il libro è arrivato sul mio tavolo. Una postina ha abbandonato una busta di
plastica davanti alla mia porta. Un gatto si era appisolato sopra.
Il bagaglio |
Voy a quedarme aquì
todo el tiempo que haga falta. Estoy esperando la casualidad de mi vida, la màs
grande….si podrai unir mi vida uniendo casualidades’….ancora ricorda quella
ragazza che stava seduta su una sdraio guardando il sole che non si decideva a
tramontare. Era un film.
Il libro si chiama Viajeros
de viaje….edito da Raima, editore catalano.
San Casciano in Val di Pesa, 19 luglio
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