'Quella Terra Santa dove tutto è troppo fitto, troppo gremito, il passato, il presente...bisogna rifare un margine bianco, scostare, sgomberare un po', intromettersi nel corpo a corpo...'. (Adriano Sofri)
Già, intromettersi, mettersi in mezzo fra palestinesi e israeliani. Creare davvero uno spazio bianco sui libri di storia e scrivere la storia di un futuro possibile.
Viaggiare non è un antidoto contro la violenza e le ingiustizie che scuotono la Terra Santa, ma certamente è una testimonianza di una pace possibile. Di un andare che spiega agli uomini in armi che esiste un altro modo di vivere.
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La piazzetta della Cittadinanza Attiva
(foto di Antonio Sansone) |
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Piero |
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Il banchetto dei libri |
La piccola banda dei Libri Semplici, ancora stordita della
Grande Festa della Bruna, riprende il suo viaggio attorno a Matera. Oramai
siamo usciti dalle case, andiamo in cerca di luoghi aperti che regalino un’aria
di famiglia, di società. I Sassi sono stati pensati per l'uomo, hanno spazi
adatti.
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Prove di musica |
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In attesa delle letture |
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Raffaele, Julie e Alba |
La minuscola piazza della Cittadinanza Attiva è perfetta.
C’è la statua al calderaio. E’ chiusa da tre lati e questo trasforma uno spazio di città antica in stanza,
salottino, soggiorno agghindato con gusto privo di fronzoli. Via delle
Beccherie è un lato della piazza. E' la strada dei panini di Arturo, delle borse
costruite con materiali riciclati di Patrizia, c'è il barbiere celebre per fare i capelli in cinque minuti, c'è una cartolibreria. E' luogo di appuntamenti e mercato
del Gruppo di Acquisto Solidale. Qui si trova la bottega del commercio equo e
solidale. Sono loro ad avere organizzato la serata. Le sedie le prendiamo all’associazione Sui Generis.
Le parole devono scorrere attorno alla guida che invita a viaggiare fra Palestina e Israele facendosi beffe del
Muro e della follia degli uomini. Il libro è ‘Una via di pace’, edito da Terre
di Mezzo. Lavoro fatto grazie a un progetto che si chiama MedCooperation che
raggruppa Regione Toscana, OxfamItalia, Medina e Cospe.
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Andrea e Daniele |
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Le letture |
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Peppino |
La piazzetta, a sorpresa, ci appare quasi piena. Forse è l'odore dell’humus e delle polpettine di falafel.
Pochi giorni fa, la Chiesa della Natività e la via dei
Pellegrini di Betlemme sono diventate patrimonio mondiale dell’Umanità. Erano già luoghi che appartenevano all’Umanità. Ma adesso la Palestina esiste anche
per l'agenzia delle Nazioni Unite. Una bella notizia. Matera e Betlemme diventano così terre sorelle: le loro pietre
sono la storia del mondo. Piero, Daniele e Gregorio suonano le parole delle
lotte della Palestina. Cantano canzoni di quaranta anni fa. Piero pensano ai miei
anni. Alla mia antica tesi di laurea su Gerusalemme. E intona ritmi degli anni '70. Quando lui era appena nato. Adele canta accompagnata
dal tamburello di Daniele. Alla fine si riesce a far funzionare perfino il
proiettore. Scorrono le immagini. Paolo, Francesco e Daniela leggono le pagine delle sei città, fra
Israele e Palestina, raccontate dal libro.
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La lettura di Francesco |
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La lettura di Paolo |
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La voce di Adele |
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La parete di tufo che diventa schermo |
Penso a questo strano viaggio materano: in otto serate siamo andati da Cuba alla Palestina, da Haiti alla Bosnia, dalla Dancalia etiopica alla
Libia. Un cammino troppo lungo. Un andare che, adesso, mentre parlo, mi appare
sorprendente. Cerco di trovarvi un senso. In Terra Santa, lacerata fra Palestina e Israele, comprendi la
follia del mondo e, allo stesso tempo, vedi le possibilità di una convivenza.
Ti fermi un attimo a Nablus, assaggi un piatto di humus, parli con due ragazzi e ti
accorgi della bellezza di quella terra. La stessa bellezza che, ora che la
notte prende il sopravvento, appare a Matera. Balzo di tempi e luoghi. Si accendono le luci in piazza
della Cittadinanza. Piatti di humus. Bambini che corrono. A volte ci sono davvero momenti di pace.
Matera, 5 luglio
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