martedì 13 marzo 2012

Il vaso di Pandora



In Mali i ribelli tuareg del Movimento di Liberazione dell’Azawad hanno espugnato la solitaria oasi di Tessalit (poco meno di tremila abitanti, a dar retta ai vecchi censimenti maliani). L’esercito governativo parla di ‘ritiro temporaneo’. La nuova guerra delle sabbie non si arresta, si combatte per il controllo di piste e desolazioni. In quelle solitudini sono sequestrate Rossella Urru e Maria Sandra Mariani. Centoventimila tuareg sono in fuga. Le armi sottratte agli arsenali di Gheddafi alimentano una guerra che sembra, come molte altre, sfuggire a qualsiasi attenzione.

Ai primi di marzo due kamikaze maliani, affiliati a un nuovo movimento jihadista, si sono fatti esplodere di fronte alla gendarmeria di Tamanrasset, la principale città del Sud algerino.

La nuova bandiera libica (da www.esserecomunisti.it)

Nessuno in Libia ha ceduto le armi. Le milizie delle differenti tribù controllano città e territorio. Si contendono i depositi di armi e munizioni. A febbraio sono state un centinaio di milizie delle regioni occidentali a rifiutarsi di riconoscere l’autorità militare del Consiglio Nazionale di Transizione. A marzo, 61 katiba dell’Est libico hanno annunciato l’autonomia della Cirenaica: è la federazione del Barqah, il progetto di ricostruire la Libia divisa in tre stati come ai tempi della monarchia Senussi. Scontro aperto sulla composizione del primo parlamento libico: la Cirenaica non accetterà mai di aver un peso politico minore della Tripolitania. A Misurata si stanno consumando vendette su vendette. Da parte loro, i Fratelli Musulmani libici sanno già di essere i vincitori delle elezioni (quando ci saranno).
L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, rassicura: ‘La produzione di petrolio libica è tornata quasi normale’. Lo storico Angelo Del Boca ha un'opinione diversa: 'La Libia oggi è quasi una Somalia'. 
Entrambi usano la parola Quasi.

A Homs, in Siria, sono solo bollettini di carneficine. 47 fra donne e bambini uccisi nei quartieri sunniti di Karm al-Zaytun e di al-Adawly. Insorti anti-Assad e esercito si accusano a vicende dell’eccidio. La Russia accusa la Libia di offrire campi di addestramento agli insorti siriani.


Soldati Usa in Afghanistan (da Salvagente.it)


Non vado più a Oriente. Mi imbatterei nella tentazione israeliana di scatenare raid aerei contro l’Iran o in un sergente Usa che uccide famiglie afghane. Il vaso di Pandora è stato aperto. E’ stato follia tenerlo chiuso per decenni e decenni. E’ stato follia chiudere gli occhi e cullarsi nell’illusione di non dovere mai fare i conti con milioni di uomini e donne condannate alla miseria senza futuro. Ora avremo il coraggio di guardare in faccia cosa ne esce?
San Casciano in Val di Pesa, 12 marzo

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