martedì 21 febbraio 2012

Valeria e i ragazzi di piazza Tahir

Mi fido di Michele Serra. Seguo il suo consiglio, leggo quanto Valeria Gentile ha scritto sul blog Valigia Blu.

Valeria, immagino (da Valigia Blu)


Valeria è una giornalista freelance. E’ sarda. Ha studiato a Firenze. Ha viaggiato. Immagino e riconosco la sua trafila: collaborazioni, viaggi testardi e fatti con pochi euro in tasca, vivere di un lavoro voluto e desiderato. Torna in Sardegna, Valeria. Poi, all’improvviso, riceve un’offerta di lavoro. Occuparsi della comunicazione di un resort di lusso (21 ristoranti, children city, otto alberghi cinque stelle, spiaggia privata, seicento euro a notte).

Fa i colloqui, Valeria. Li supera. Nonostante quel suo curriculum insolito. Gli uomini del resort danno per certo che accetterà il lavoro. Colpo di scena: sono loro a non aver superato il colloquio con lei. E’ superba, Valeria? No, ha orgoglio. L’orgoglio dei suoi 26 anni. Le offrono un salario da 700 euro al mese per mandare all’aria tutta la sua vita. Pensa alle parole di un prete di Nuoro che dice: ‘Noi sardi siamo poveri perché regaliamo le nostre ricchezze’. Pensa alle amiche che puliscono scale a 50 euro a settimana. Pensa, Valeria. E rifiuta l’offerta. Nei giorni della crisi. ‘Non sono coraggiosa, sono sarda e dico no a questi signori tristi’.

Ahdaf Soueif in piazza Tahir (da Invisiblearabs)


Mi fido di Paola Caridi che, al Cairo, intervista Ahdaf Soueif, scrittrice egiziana. Ahdaf racconta a Paola dei suoi figli e nipoti. Ragazzi di piazza Tahir. E’ stata una rivoluzione di ragazzi, la ribellione del Cairo. Paola scrive che Ahdaf ha passato a loro il testimone. ‘Senza remore’. E' la loro rivolta. Hanno guidato una speranza. ‘Sono diversi da noi – dice Ahdaf – Diretti. Estremamente sicuri di se stessi. Sanno perfettamente ciò che vogliono. Hanno una precisa coscienza politica e non sono per nulla ingenui’.

‘Mi si spezza il cuore – dice ancora Ahdaf – Perché sono loro a rischiare’.
Omar Robert Hamilton (da beyondbordersscotland)


Alla fina Ahdaf si interroga: la mia è una visione romantica? ‘E cosa c’è di male a essere romantiche? Tre parole hanno segnato la nostra rivoluzione: pane, libertà, giustizia. Se questo vuol dire essere romantiche, sì, allora lo sono’.

C’è un filo rosso che lega Valeria in Sardegna a Omar Robert, il figlio di Ahdaf, al Cairo.
San Casciano in Val di Pesa, 21 febbraio
(L'intervista di Paola Caridi a Ahdaf Saoueif è su Invisblearabs.com/Le parole di Valeria Gentile sono su valigiablu.it )

1 commento:

  1. Ho un amico giornalista che ricorda molto questa ragazza. Allora, il questo mestiere, la dignità non è riservata solo a pochi vecchi romantici!

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