Alla Porta di Damasco |
I venditori di fragole (fragole più grandi delle noci) gridano
più di ogni altro. Alla Porta di Damasco un uomo corpulento mette il suo
banchetto in equilibrio sui gradini e cura, come se fosse un designer, la geometria delle fragole. E si
mette a urlare: faraula, faraula. Con
il passare delle ore il suo volto si arrossa. Lo incontro ogni giorno. Da
mattina a notte. Fino a quando non ha venduto tutte le fragole. 15 shekel per
un chilo. A volte il prezzo scende a 10 shekel.
A Mahane Yehuda |
Forse conviene risalire la Jaffa Road, Gerusalemme Ovest, al
mercato di Mahane Yehuda. Venditori israeliani. Molti con kippah in testa. Mi
appare lo stesso venditore di fragole. Lo stesso banco. Le stesse fragole. La stessa geometria di esposizione. Leggermente più economiche. L’uomo è corpulento. Grida come l’altro. E' vero: i venditori di fragole gridano. Potrei
scambiare i due venditori, forse sono fratelli, invertire il loro posto ai mercati e non mi
accorgerei chi è l’israeliano e chi il palestinese.
E’ un paese di matti, questo.
Gerusalemme, 26 febbraio
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