sabato 18 giugno 2011

La bellezza, Google e l'Africa

Lottatore nuba


Mi chiedono di scrivere un dossier sulla bellezza in Africa. Avevo molto insistito, tempo addietro. Credevo che Nigrizia,  fra le più importanti riviste che si occupano di Africa in Italia, dovesse affrontare questo tema. Per spezzare gli stereotipi che avvolgono questo continente.
Adesso devo scriverlo. Ma non c’è tempo. Il tempo non c'è mai.

Anni fa, senza idee, immagini che avrei cominciato a camminare. Avrei chiesto al droghiere. A chiunque incontrassi lungo la mia strada. Avrei parlato con un giostraio nella piazza. E con qualsiasi amico trovato per caso. Quante volte una loro parola casuale è stata la molla che ha aperto una porta che non voleva aprirsi. Quante volte avevo visto con occhi diversi quello che non riuscivo a scorgere con i miei.
Sarei tornato a casa. E avrei aperto dei libri sempre a caso. I più diversi. Li avrei sfogliati. Con impazienza. Avrei trovato un appiglio, un indizio, il primo passo di un percorso. E avrei cominciato a scrivere.

Ho pensato a tutto questo quando ho cliccato su Google. Ho esitato, credo per un minimo di vergogna, e ho scritto ‘bellezza’ e ‘africa’. Ho visto sfilare migliaia di siti. Ho trovato Dostoevskij e una bella lettera pastorale del cardinale Martini. Erano agganci ai quali aggrapparsi. Ho scritto.

E ora tutto questo mi sembra ‘triste’. Lasciar fare a Google anche in una storia così intrigante come quella della ‘bellezza’ mi sembra imperdonabile. Non me ne perdono. Non ho camminato. La tecnologia ha cancellato la ‘relazione’. Ha ridotto a una storia di bit e chip la ‘risoluzione’ di un problema. Mi si dirà: è uno strumento. Nient’altro. Tocca a noi. A me, utilizzarlo come tale. Temo che vi sia una qualche ipocrisia dietro questa difesa. Il panettiere mi avrebbe suggerito ‘La bellezza salverà il mondo’? O forse avrebbe avuto una originalità in più. O forse anche lui digita su Google….
L'articolo è un buon articolo. Un avvio. Che probabilmente non avrà mai un seguito, ma è un buon avvio. E, attorno alla bellezza, dovremmo pur ragionare.
San Casciano, 18 giugno

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