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Khadir fra le fumarole di Dallol |
Prospector minerari si sono intestarditi a cercar tesori attorno a Dallol. Avevano bisogno di una personale Alaska in questa solitudine africana. E, dal loro punto di vista, qualche ragione, o qualche illusione, l’avevano. Gente fuori di testa, i geologi. A volte andavano in giro di notte a far triangolazioni. Si orientavano grazie alle luci che affidavano a un afar. Solo che lui scompariva nel buio e altre torce cominciavano a ballare all’orizzonte. Il teodolite si metteva, allora, a inseguire punti fantasma. Dopo un po’, il geologo si spazientiva. L’afar ricompariva, ascoltava in silenzio, senza guardarlo, i rimproveri del bianco e poi faceva un semplice gesto con la mano: ‘Ginn’. Spiriti. Le terre delle solitudini sono condomini di spiriti. Folletti che hanno sempre guardato con saggia diffidenza questi bianchi miscredenti che, nell’ultimo secolo, hanno invaso la loro terra. Dallol, non ricordo chi me lo abbia detto, è il ‘Monte degli Spiriti’. Ho preso per buona
la traduzione. Ma infinite sono le variazioni: ‘Monte delle Streghe’, a leggere vecchie e già dimenticate cronache coloniali. ‘Monte del Diavolo’, ad ascoltare viaggiatori francesi. E Hussein, il lungo e magro Hussein, una sera che ebbe voglia di raccontare una storia diversa, decise di rispondere a una domanda distratta: ‘Sta per ‘pietre d’oro’’, disse. E poi si azzittì come a guardare l’effetto che le sue parole avevano prodotto. Mi piacque subito questo nome. Caccio via i Ginn (che ci sono, io li ho visti), cambio titolo al capitolo e così spero di riuscire a scriverne. Ci vuole prudenza a Dallol. I due fratelli Pastori (Tullio aveva una fratello, ricordate? Si chiamava Adriano) non hanno fatto altro che andare e venire fra il mar Rosso e Dallol. Per invogliare i suoi sponsor Tullio scrisse che, fra sali potassici e argento, rame e zinco, nel mondo surreale di questa collina, si trovava anche l’oro. Erano tempi antichi, cosa si sapeva allora dell’uranio e della radioattività? Hai ragione, Hussein. Meglio le Pietre d’oro. Faremo i cercatori a Dallol.
Scritto molto tempo fa, ritrovato in questo inizio di estate. A San Casciano
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