Tutto è cominciato in una strada di Buenos Aires. Io so che così non è, ma mi piace pensarlo. Due ragazzi e una vecchia motocicletta. Davanti la pampa argentina, le Ande, il Cile. Forse l’isola di Pasqua. Nemmeno il viaggio di Alberto ed Ernesto, in sella alla Poderosa II, andò come loro non avevano previsto. Cambiò itinerario. Non aveva una vera meta. Per un breve tratto ho provato a seguirlo anch’io.
Ernesto |
Di Ernesto Guevara ho sempre amato gli anni fuori dal mito. Lontani dalla leggenda. La piccola storia di un ragazzo spavaldo e sciupafemmine. Ribelle alla sua malattia. Giramondo. Incapace di stare fermo in un solo luogo per un solo istante. Come i ragazzi argentini di oggi.
Ho seguito le tracce dei due ragazzi con una dedizione pignola. Inconsueta per me. Ne ho raccontato in un articolo. Poi ne sono venute fuori molte pagine. Poi sono state ridotte per permettere la pubblicazione di questo piccolo libretto. Poi sono state riallungate per consentire un’edizione più lunga (ma uscirà fra qualche mese). Poi vi è l’idea di continuare a seguire i due ragazzi. Di star dietro a Ernesto. Magari un giorno sarà possibile.
Con addosso la domanda del caso: e se questo ragazzo non avesse incontrato Fidel in una casa della Ciudad de Mexico?
Alberto (da Thisiscuba.net) |
Ho amato la bella vecchiaia di Alberto Granado, il compagno di Ernesto. E’ morto da poco più di un anno, a 88 anni, nello stesso giorno in cui Alberto Korda scattò la foto più celebre del Che. Credo che mi sarebbe piaciuto vedere invecchiare Ernesto Guevara.
San Casciano in Val di Pesa, 9 aprile
Viaggi sognati, accarezzati, gustati...
RispondiEliminaLa vita è un viaggio e il biglietto è di sola andata, non ci sarà ritorno...
Questo è il senso della malinconia che stringe il cuore ogni volta che ci chiudiamo alle spalle la porta di casa.
Un libretto senape per viaggiare dalla poltrona di casa, o all'ombra di una quercia...
homenaje al che - que levante la mano la guitarra - silvio rodriguez
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