giovedì 19 luglio 2012

Viajeros....







Due ragazze passeggiano per il paese di Lampedusa. Non sono mai stato là. Loro sono spagnole. Valenciane. Di paesi vicini a Valencia. Conoscono bene l’italiano. Camminano in silenzio. Nella metà della mattina. Niente mare. Più tardi, forse. Amano passeggiare senza una meta. Entrano in una cartolibreria. Quei negozi di paese colmi di tutto. Non stanno cercando niente di particolare. Ma l’insegna era una sirena: ‘A Sud’. Cartolibreria 'A Sud'. I libri su uno scaffale non avevano alcun apparente criterio. Come non darci un’occhiata. Il mestiere delle ragazze è tradurre dall’italiano allo spagnolo. Insegnano a tradurre in una università valenciana. Il mio libretto era il più piccolo di tutti, ricordano le ragazze. Ma il titolo non dava pace, si fece notare il libriccino: ‘Viaggiatori Viaggianti’. Parole con l’inganno di averle rubate a Ivano Fossati. Come fosse finito nella cartolibreria A Sud non ne ho idea. Viaggiatori Viaggianti era una edizione da strada. Di Terre di Mezzo, preziosa casa editrice milanese. Era venduto dai ragazzi neri nelle piazza e sulle spiagge. Non doveva essere lì. Non su quello scaffale. Ma c’era. Le ragazze non hanno dubbi: ‘Suonava hermoso, suonava viajeros. Invitava a cercare…’.

Andare. In tanti

Ecco, Lampedusa, isola di speranze disperate per migliaia e migliaia di uomini e donne in fuga, divenne il piccolo teatro di un incastro di casualità. Le ragazze leggono il libro sugli scogli. Lo rileggono a sera. Nella notte del Mediterraneo. E poi anche loro si mettono in cerca. Mi cercano. Mi trovano. Mi incantano con la loro follia. Mi invitano nei loro paesi. Mi chiedono di parlare di Kapuscinki. Uno dei Viaggiatori Viaggianti. Traducono il libro. Come se volessero leggere nella loro lingua. Si intestardiscono. Hanno rifiuti da editori. Insistono. Alla fine trovano qualcuno abbastanza coraggioso….ecco, ora il libro è arrivato sul mio tavolo. Una postina ha abbandonato una busta di plastica davanti alla mia porta. Un gatto si era appisolato sopra.

Il bagaglio
Voy a quedarme aquì todo el tiempo que haga falta. Estoy esperando la casualidad de mi vida, la màs grande….si podrai unir mi vida uniendo casualidades’….ancora ricorda quella ragazza che stava seduta su una sdraio guardando il sole che non si decideva a tramontare. Era un film.

Il libro si chiama Viajeros de viaje….edito da Raima, editore catalano.
San Casciano in Val di Pesa, 19 luglio

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