venerdì 29 giugno 2012

I Libri Semplici.3/Pomarico è sul mare (è l'isola a esserne lontana)

Le Menti Semplici sulla terrazza del Circolo degli Scacchi

Legge Anna

Dall’altro della collina di Pomarico, paese del materano, si vede il mare. Le luci di Pisticci, di Taranto, la costa della Calabria. Mi raccontano che prima del terremoto qui, centro storico, dedalo di vicoli e gradini, vivevano seimila persone. ‘Sono state convinte ad andarsene’. I soldi delle ricostruzioni mal spesi. Mi dicono che con diecimila euro si compra una vecchia casa.

Oggi qui sono appena in cinquecento ad abitare. Poche luci accese nella notte. Ma Antonio e Nunzia hanno restaurato una vecchia casa con metodi antichi. Hanno tre figli. Una coppia giovane che torna a popolare l’antico paese. Per una sera sono i nostri vicini, ci ospitano nel loro terrazzo. Terrazzo su cui si affacciano l’accademia degli scacchi ‘Gli arroccati’ e la sede della banda di Pomarico. Il panorama corre sulle colline dei campi di grano appena tagliato. Colore blu del cielo. Colore giallo bruciato delle colline. Le case accecano con il loro bianco. Non potrebbe esserci luogo migliore per la terza serata dei Libri Semplici. A Pomarico per raccontare dell’Isola Lontana dal Mare. A Pomarico per raccontare della frontiera fra Dominicana e Haiti.

Cibo

Adele e Sonia

Le parole sulla terrazza


Gianni Palumbo ci parla dei falchi grillai di Matera. Lo fa con sapienza. E’ il suo mestiere sorvegliare gli uccelli, difenderne le vite, i voli, i nidi. Ci dice delle cicogne nere che nidificano fra le rocce delle gravine e negli speroni delle Dolomiti Lucane. E' lui ad aver organizzato questo incontro.

Gianni legge

Franco

La terrazza del Circolo degli Scacchi

Siamo in frenesia anche per la partita fra Italia e Germania. Facciamo finta di niente. Antipasto e aperitivi prima delle parole, dunque. Dopo la presentazione scapperemo in piazza.
Piero, Gregorio e Daniele hanno provato musiche del Sud. Musiche dell’Africa. Redemption song in omaggio al Caribe. Adele corre con la voce, la perde, la ritrova. Sua figlia si aggrappa alle gambe. 

Leggono Lisa, Anna, Gianni e la piccola Alice, la figlia di Gianni Palumbo. A lei le ultime righe. Vincenzo e sua moglie sono venuti da Tricarico. Nella terrazza ci sono contadini e un geologo. Molte donne. I ragazzini giocano fra i vicoli. Nunzia, con orgoglio, ci mostra la sua casa.

Sulla terrazza
Il libro, L'isola lontana dal mare (edito da Terre di Mezzo)


Io racconto dell’isola conosciuta e sconosciuta. Della Dominicana che i turisti non vedono. Parlo dei neri, degli africani strappati alle loro terre. Spiego l’epopea dello zucchero, la tragedia della canna da zucchero, il capitalismo che nasce anche dallo zucchero prodotto nell’isola lontana dal mare. Parlo di Andrès, il vecchio che mi ha mostrato l’isola  e mi ha fatto capire cosa è una vita passata a tagliare la canna. Racconto dei 101 figli e nipoti dei tre vecchi che ho conosciuto all’isola. Mi dimentico delle foto, mi dimentico di una lettura. Sento stormire il vento della Dominicana sulla terrazza di Pomarico. Guardo il panorama. Mi distraggo. Ora so che esistono seconde opportunità anche per le stirpi condannate a cento anni di solitudine. Intuisco che la vecchia Pomarico avrà nuove possibilità.

Una bella serata.

Anna e Alice

Anche Alice legge


Poi la piazza di Pomarico. Il megaschermo. I ragazzi e l’Italia. Gianni mi dice che non ci sono problemi: ‘Vinciamo’ e mi offre birra. I gol di Balottelli, il figlio dei migranti. L’Italia vince con un nero, un sinti e onesti giocatori. Felicità pura. I ragazzi fanno cortei per il paese. Noi andiamo per i vicoli del paese. Le terrazza, la Chiesa madre, l’acciottolato del medioevo, il palazzo dei Donnaperna. Le chiacchiere fino a notte fonda.

Siamo stremati. Davvero ci sono molte opportunità per le stirpe condannate a cento di solitudine. Almeno per una notte.
Pomarico, 28 giugno

1 commento:

  1. Grazie Andrea a te e a coloro che ti hanno accompagnato per la serata ricca di gioia. Gioia, è uno dei sentimenti "semplici" da provare quando ci si racconta come abbiamo fatto. Una delle molte opportunità di cui parli l'abbiamo vissuta anche grazie a te!
    Un abbraccio
    Gianni

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