Il molto Audace a Trieste |
Imparare a tirare la sfoglia. Con il matterello. Magari per preparare le lasagne. Sicuramente per la tagliatelle.
Andare a Lisbona.
Camminare. Di più. Molto di più.
Alzarsi al mattino e, prima di sedersi al computer, andare a vedere come è il mondo là fuori.
Andare a vedere il sole invece di trovare scuse per rimanere dentro una casa.
Qualche parola di arabo in più. Un corso di arabo sarebbe perfetto
Tornare in America Latina. A lungo, possibilmente. Il più a lungo possibile.
Cominciare il libro sui deserti.
Non dimenticare Betlemme e i suoi bambini
Divertirsi, come suggerisce Claudio
Piangere liberamente.
Provare a essere sincero. E sfogarsi. Non tenere tutto al chiuso di una corazza in scalfibile
Scacciare la malinconia.
Ascoltare.
Comprare una valigia con le rotelle.
Imparare qualche cosa di photoshop.
Ce la fai a comprare un nuovo obiettivo? Forse una nuova macchina fotografica?
Provare a capire se riesci ad aggiornare il tuo sito. Almeno provare
Capire cosa è un blog.
Scrivere. Fotografare. Molto.
Cucinare
Andare più spesso al cinema.
Fare marmellate e sottaceti.
Soffiare almeno dieci volte nella tromba che sta nell’ingresso.
Cercare casa (questa è troppo impegnativa).
Trovare pace al cuore (anche questa è troppo impegnativa).
Sorridere.
Leggere più libri. Non rinviare perché ci sono i giornali da leggere.
Svuotare la camera al piano di sopra (anche questa è impegnativa)
Andare a sciare. Almeno un giorno. E’ bella la velocità.
Fare un finesettimana, almeno uno, senza portarmi dietro i pensieri
Andare al rione Sanità con Greta
Rimane il luogo da scoprire del lavoro.
Padova, primo gennaio
Caro Andrea,
RispondiEliminaed eccoci qui! Ho impiegato un po' di tempo a decidermi, ma finalmente ho letto qualche pagina del tuo blog...
per conoscerti meglio, seguirti nei viaggi e pensieri, sognare, emozionarmi!
Ti penso, a presto
Maria Gabriella
Andrea, i tuoi propositi mi piacciono, vedo Andrea dentro ad ognuno di loro, anche se non ti vedo da un bel po'. Da casa mia a casa tua ci sono solo 100 km, non abbiamo più la scusa che io sono a Londra e tu a Firenze. Poi ti chiamo e mi scambi per un'altra perchè ancora non salvi i numeri telefonici nel tuo cellulare. ''La sorpresa è più bella'', mi dici. Seguirti, sognare, emozionarmi. Anch'io come Maria Gabriella. E poi aspettare che un giorno tu passi di qui. Baci e baci, Annalisa Copp
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